lunedì 19 gennaio 2009

Il resto del carlino: Un plebiscito per Morri. Per lui due voti su tre

SANTARCANGELO

Un plebiscito per Morri. Per lui due voti su tre

Santarcangelo, sconfitta pesante per la Tognacci. L'assessore provinciale si aggiudica la vittoria sul fornte interno al Pd con oltre il 67% delle preferenze espresse dai 2257 votanti

Mauro Morri, vicitore delle primarie Pd a Santarcangelo Santarcangelo 19 gennaio 2009 - Un uomo solo al comando. Perché ha sconfitto Anita Tognacci anche laddove lei sembrava partire (almeno alla vigilia) in vantaggio. Una cavalcata trionfale quella di Mauro Morri a Santarcangelo, che ha dominato le primarie del Pd con oltre il 67% dei voti. Una percentuale alta, come molto alta è stata l’affluenza alle urne.

Code fin dal mattino ieri ai quattro seggi, specialmente in quelli del capoluogo, piazza Ganganelli (765) e la piscina comunale (665). In totale, 2257 i votanti (con 13 schede bianche e 11 nulle), ben oltre quelli pronosticati alla vigilia dalla direzione Pd di Santarcangelo, che sperava di confermare l’affluenza delle primarie nazionali per Veltroni (1700 alle urne). Al voto anche alcuni cinesi, albanesi, e ucraine.

E inaspettato è stato anche il modo in cui l’assessore provinciale ha battuto la Tognacci. Già perché l’erede di Mauro Vannoni ha ottenuto il 57% e il 59% di preferenze nei seggi del capoluogo, dove la Tognacci poteva vantare la maggior parte dei suoi sostenitori. Poi nei due seggi delle frazioni non c’è stata per storia: il 69% al Francolini (il seggio di Ciola, Canonica, San Bartolo e Montalbano), addirittura l’88% in quello di San Martino dei Mulini e Sant’Ermete, che è considerato il feudo di Morri. Un voto ‘bulgaro’ che fa di Morri qualcosa di più del candidato sindaco: visto il risultato ottenuto dal centro destra nel 2004 (29%), ieri i santarcangiolesi hanno votato molto probabilmente il loro futuro sindaco.

"Ma io sono soddisfatto, prima di tutto, della grande affluenza — attacca Morri — Adesso non ci sono più ‘partigiani’, dobbiamo lavorare tutti insieme con gli altri partiti di centro sinistra per vincere le elezioni. Ecco perché io e Anita lavoreremo insieme al programma". Ieri notte i due sfidanti, dopo aver parlato alla piccola folla (quasi un centinaio di persone) radunatasi nella sede del Pd di via Togliatti, si sono pure emozionati ed abbracciati. Buttandosi alle spalle le polemiche degli ultimi giorni.

Delusa Anita Tognacci, soprattutto "per i voti nei due seggi del capoluogo. Francamente speravo in un risultato diverso. Ma ha vinto Morri, ed evidentemente i suoi sostenitori hanno fatto un gran lavoro. In ogni caso è stata una campagna intensa, stimolante, utile. Siamo riusciti a coinvolgere tantissimi santarcangiolesi, e questo era a mio parere l’obiettivo più importante". La Tognacci continuerà a lavorare per il Pd nella campagna elettorale, "ma voglio subito chiarire che non aspiro ad alcun ruolo nella prossima giunta. Non mi interessa alcun incarico amministrativo".

Fonte: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rimini/2009/01/19/145259-plebiscito_morri_voti.shtml

domenica 18 gennaio 2009

Romagna, i risultati delle primarie

Elezioni primarie nel riminese per il Pd e per la coalizione del centro sinistra. La partecipazione è stata in media molto alta con circa 16mila votanti. A Riccione ha vinto Massimo Pironi con il 59,2% dei voti, a Bellaria Marcella Bondoni con il 74,7%, a Santarcangelo Mauro Morri con il 67,49%, a Poggio Berni Daniele Amati con il 54,37%, a Misano Stefano Giannini che ha battuto altri due candidati con il 39,04% e infine a Cattolica Marco Tamanti con il 51,26% dei voti.

fonte: http://tele1.iobloggo.com/archive.php?eid=2448

IL 18 GENNAIO E' ARRIVATO, FINALMENTE POSSIAMO SOSTENERE MAURO NELLA PRIMA TAPPA VERSO LA CARICA DI SINDACO A SANTARCANGELO.

1) CHI PUO' VOTARE
Possono votare alle Primarie i residenti nel Comune di Santarcangelo che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età (nati entro il 18 gennaio 1993). Quindi anche i cittadini stranieri, se residenti a Santarcangelo.

2)QUANDO SI VOTA
I seggi resteranno aperti per tutta la giornata dalle 8 di mattina e fino alle 21.

3) DOVE SI VOTA
Il cittadino può andare a votare nel seggio che comprende la propria sezione. Troverà il proprio numero di seggio sulla tessera elettorale.

Esempi: L'elettore che vota alle Amministrative nella sezione elettorale n. 15 (riportato nela sua tessera elettorale), vota nel seggio delle Primarie di Palazzo Francolini. L'elettore che vota nella sezione elettorale n° 3 vota nel seggio delle Primarie di piazza Ganganelli.

Seggio n. 1 - Palazzo Francolini (via Andrea Costa)
Votano gli elettori delle sezioni n. 9, 10, 14 e 15 (Montalbano, Ciola - Stradone, Canonica e San Bartolo)

Seggio n. 2 - Piscina (via Falcone)
Votano gli elettori delle sezioni n. 6, 7, 8, 17, 18, e 20 (San Vito e Capoluogo)

Seggio n. 3 - Piazza Ganganelli (accanto all'edicola)
Votano gli elettori delle sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 16 e 19 (Capoluogo e San Michele)

Seggio n. 4 - Locale ex - coop. Coplhand (Via Trasversale Marecchia, 3274 - San Martino)
Votano gli elettori delle sezioni n. 11, 12 e 13 (San Martino e Sant'Ermete)

4) COSA SERVE PER VOTARE
Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Per i minorenni è indispensabile la carta di identità. Per i cittadini stranieri il permesso di soggiorno o un documento che provi la residenza.

5) COME SI VOTA
Identificato l'elettore, questi riceve la scheda. Il voto si esprime apponendo un unico segno nel riquadro contenente il nome del candidato prescelto.

venerdì 16 gennaio 2009

giovedì 15 gennaio 2009

Un aperitivo con Mauro!

Il nostro candidato alle primarie, inconterà i suoi amici e sostenitori sabato pomeriggio al Caffè Centrale di Santarcangelo, appuntamento alle 18.30 circa.
Non mancate!!!

lunedì 12 gennaio 2009

10 Motivi per votare Mauro Morri

-Servizi alla Persona:
Sostegno alle famiglie, nuovo centro polivalente,
affermazione e specializzazione dell’ospedale “Franchini”;

-Servizi all’Impresa:
Consolidamento e salto di qualità con il decollo del cosidetto “Triangolone”, un area produttiva ecologicamente attrezzata nel rispetto dell’ambiente;

-Commercio e Turismo:
Qualificazione degli insediamenti commerciali esistenti e ulteriore sviluppo del ruolo del “centro commerciale naturale”, mentre sul turismo due le possibili direzioni di marcia: una alternativa all’offerta riminese, l’altra complementare alla stessa offrendo servizi integrativi al “sistema Rimini”. Aumentare la ricettività con la costruzione di nuovi alberghi;

-Cultura:
Sul fronte dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri è assolutamente necessario pensare ad una attività annuale e la consapevolezza che ci sono le condizioni per pensare alla realizzazione di una nuova struttura che ospiti un nuovo Teatro a Santarcangelo;

-Scuola:
Per l’immediato futuro, l’ampliamento della scuola media Franchini e la costruzione di una nuova scuola elementare a San Bartolo e due materne a Canonica e a San Martino dei Mulini.

-Urbanistica e governo del territorio:
La prossima adozione del Piano Strutturale ci mette in condizioni di pensare ad una sua gestione equilibrata e programmata nel tempo per utilizzarne al meglio le potenzialità;

-Lavori pubblici:
Qualità e quantità degli interventi, nel capoluogo e nelle frazioni, con i loro problemi di viabilità, mobilità sostenibile, infrastrutture, riqualificazione e recupero urbano, manutenzioni ecc …. sono e saranno sempre di più aspetti fondamentali dell’azione di governo locale;

-Bilancio:
Bisogna sviluppare una maggiore capacità di intercettare risorse provinciali, regionali, nazionali ed europee e mantenere in costante equilibrio il livello di tassazione con quello dei servizi erogati;

-Sicurezza:
Va continuato e intensificato il sistema partecipato di controllo, messo in piedi in questi anni, indispensabile per affrontare con decisione fenomeni di inciviltà e di microcriminalità.

-Valle del Marecchia:
A breve la Comunità Montana si trasformerà in Unione di Comuni. Questo processo andrà accompagnato da una maggiore integrazione territoriale con gli enti locali limitrofi, con particolare riferimento ai Comuni della Valmarecchia, sia sul piano della gestione associata dei servizi che su quello della programmazione.

venerdì 9 gennaio 2009

Dove Votare

Data l'impossibilità di allestire tanti seggi quante le sezioni elettorali, il cittadino può andare a votare nel seggio che comprende la propria sezione. Troverà il proprio numero di seggio sulla tessera elettorale. Guardando nella legenda, troverà il luogo dove votare per le Primarie.

Esempi: L'elettore che vota alle Amministrative nella sezione elettorale n. 15 (riportato nela sua tessera elettorale), vota nel seggio delle Primarie di Palazzo Francolini. L'elettore che vota nella sezione elettorale n° 3 vota nel seggio delle Primarie di piazza Ganganelli.

Seggio n. 1 - Palazzo Francolini (via Andrea Costa)

Votano gli elettori delle sezioni n. 9, 10, 14 e 15 (Montalbano, Ciola - Stradone, Canonica e San Bartolo)

Seggio n. 2 - Piscina (via Falcone)

Votano gli elettori delle sezioni n. 6, 7, 8, 17, 18, e 20 (San Vito e Capoluogo)

Seggio n. 3 - Piazza Ganganelli (accanto all'edicola)

Votano gli elettori delle sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 16 e 19 (Capoluogo e San Michele)

Seggio n. 4 - Locale ex - coop. Coplhand (Via Trasversale Marecchia, 3274 - San Martino)

Votano gli elettori delle sezioni n. 11, 12 e 13 (San Martino e Sant'Ermete)

lunedì 5 gennaio 2009

Appuntamento in Piazza

Volevo ricordarvi che il Candidato alle prossime primarie, Mauro Morri, vi aspetta venerdi 9, sabato 10 e domenica 11 in centro a Santarcangelo.

Non mancate!!!!

Per la Santarcangelo di domani: Mauro presenta la sua candidatura

Per la Santarcangelo di domani: Mauro presenta la sua candidatura

Presentazione della candidatura alle Primarie per l’elezione del Sindaco di Santarcangelo
Sabato 13 Dicembre 2008 – Sala Supercinema di Santarcangelo


Non è un momento facile per il mondo e non è un momento facile per il nostro Paese.

Ci avviamo al voto di giugno nel mezzo di una tempesta che sta travolgendo la nostra economia ed il mondo del lavoro, e mette a rischio i livelli di vita delle famiglie e la stessa possibilità, per molti giovani, di potersi addirittura pensare in una dimensione di famiglia.
Anche nella nostra realtà (pensiamo alla sola vicenda della Buzzi Unicem) arrivano i segni concreti di una quotidianità che si fa più difficile per tutti e che comporterà per molti la necessità di riorganizzare la propria vita facendo i conti con difficoltà crescenti.
Siamo solo agli inizi di una “contabilità triste” che ci porterà a contare le persone che perdono il proprio lavoro, il numero di ore di cassa integrazione, quello delle aziende costrette a chiudere i battenti, quello delle persone in cerca di occupazione.
E ci sono poi i dati che sfuggono alla contabilità: i molti precari che con la più semplice delle procedure si troveranno il proprio contratto a termine non rinnovato.
Non ce la caviamo con il “brodino dell’ottimismo” proposto come ricetta dal nostro Presidente del Consiglio, o con provvedimenti come quelli assunti dal Governo che servono ad alzare qualche bandierina ma sono lontani anni luce dalle esigenze di dare prospettiva al Paese.
Obbligo imperativo: ristabilire fiducia.
Leggevo ieri sul Sole 24 Ore la relazione e la classifica sulle parole più ricercate nel 2008 su Google: nel mondo Pechino e Facebook, in Italia Obama e Mutui …. in Italia la speranza e la crisi ….
Ognuno ha le proprie responsabilità: ci sono sfide che ci chiamano in causa in quanto parte essenziale di uno schieramento che da sempre governa le nostre città.
E’ importante l’iniziativa che vede la Provincia, i Comuni, la Camera di Commercio, in concertazione con le organizzazioni dell’impresa e del lavoro, impegnate a mettere in campo risorse economiche capaci di dare risposte locali agli effetti della recessione sul nostro territorio.

Priorità assoluta a famiglie e imprese.

E’ fondamentale dare fiato alle imprese e fare in modo che non si inneschino chiusure delle attività originate dal venir meno della possibilità di ricorrere al credito bancario.
E questo vale ancora di più in una realtà come la nostra, caratterizzata dalla presenza di piccole imprese che hanno quasi sempre livelli bassi di capitalizzazione e possono essere facilmente messe in ginocchio da atteggiamenti di improvvisa prudenza da parte delle banche.
Così come è altrettanto importante riuscire ad accompagnare le famiglie e le persone messe in difficoltà dalla necessità di fare fronte al mutuo per la casa o perché costrette a fare i conti con il dramma della perdita del posto di lavoro.
Ma c’è un compito per noi più “ordinario”, più caratteristico della nostra tradizionale azione, che diventa ancora più importante svolgere al meglio in un periodo di grande delicatezza come quello attuale: mi riferisco alla necessità di garantire al massimo la tenuta del nostro welfare locale.
Fare funzionare bene i servizi sociali, la sanità, l’istruzione, la formazione, e farlo in un contesto in cui le risorse per gli enti locali sono sempre meno è un’opera ogni anno più titanica ma che dobbiamo assolutamente mantenere come prioritaria.

E’ in questo clima generale che dobbiamo lanciare una lunga volata che ci porta alle elezioni amministrative del 2009.

Elezioni che possiamo affrontare con una serenità di fondo: quella che ci deriva da una lunga tradizione di buon governo e dall’azione decisamente positiva che ha caratterizzato l’amministrazione uscente; quella che ci deriva dall’avere dato vita a Santarcangelo ad un PD che non sconta il clima rissoso e un po’ depresso che caratterizza molte altre realtà della nostra stessa area provinciale.
Le elezioni primarie le possiamo affrontare a testa alta e sicuri di dare vita ad un appuntamento democratico dal quale certamente usciremo con più forza e più slancio.
Siamo già sicuri che il nostro sarà un confronto civile e di merito, senza sbavature e senza personalismi deteriori, tra due candidati che, un minuto dopo la chiusura delle urne, qualunque sia l’esito, saranno pronti a fare senza remore la propria parte per garantire l’affermazione del PD e della coalizione che si candida a governare.
Nelle elezioni primarie possiamo permetterci di avviare un confronto sulle idee e sui programmi, e le idee e i programmi non servono per vincere le elezioni bensì per governare la città, con l’idea di sviluppare una partecipazione che non si riduce ad una croce messa di fianco ad un nome ma che vuole essere la premessa di un rapporto che intendiamo mantenere prima, durante e dopo le elezioni.
Voglio mettere in campo e a disposizione la mia esperienza amministrativa ed i rapporti territoriali maturati, con la capacità di tenere relazioni territoriali, sempre più indispensabili anche ai fini della ricerca di finanziamenti pubblici sui progetti.

Non è certo questa la sede e l’occasione giusta per presentare un programma elettorale.

Primo perché non sta al candidato alle primarie elaborarlo, in quanto questo dovrà essere frutto di un confronto ed una elaborazione interna, ma aperta, nel Partito e so, perché vi ho partecipato, che da mesi sono stati costituiti Forum tematici che hanno lavorato in questa direzione.
Secondo perché il programma definitivo dovrà essere la sintesi di un confronto: con i Partiti che parteciperanno alla coalizione (che auspico sia larga e rappresentativa dell’intero centro-sinistra), con il contributo del candidato Sindaco, con la città stessa, tutta la città e le sue tante e diverse forme associative.
Al momento mancano due elementi essenziali di questa triade: la coalizione e il candidato Sindaco.
Inoltre c’è un’Amministrazione che sta lavorando e che è bene porti a termine, senza interferenze, il suo lavoro.
Tuttavia, sotto il profilo dell’approccio, mi sento di poter dire che ci si debba muovere avendo sempre a mente uno degli elementi essenziali che connotano da sempre Santarcangelo: la sua forte identità.
Una identità che è il frutto di un sapiente connubio tra il suo passato, il presente e la sua proiezione futura.

Questo è il terreno sul quale intendo sviluppare la mia azione se sarò prescelto, prima come candidato, poi come Sindaco.

In estrema sintesi le due parole chiave sono tradizione e innovazione: sul solco della tradizione occorre dare continuità all’azione amministrativa portata avanti in questi anni, e mi propongo di raccoglierne le migliori esperienze, senza rinunciare a quell’apporto innovativo che ritengo di poter dare in virtù di una diversa esperienza generazionale e di un percorso politico che mi ha dato la possibilità di vivere realtà diverse.

Non intendo comunque sottrarmi dal fare alcuni accenni e considerazioni programmatiche di prospettiva che vorrei proporre alla vostra attenzione e che, per brevità, ho voluto sintetizzare in dieci punti.

Una sorta di decalogo, dieci punti che ovviamente non hanno la pretesa di essere esaustivi bensì rappresentare una sorta di bussola rispetto a tutto ciò che dovrà essere la complessa azione di governo:

Servizi alla Persona
L’impegno non può che essere rivolto a salvaguardare e potenziare questi servizi con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, al lavoro, alla tutela della salute, alle infrastrutture e pensando a queste ultime il pensiero corre subito alla costruzione di un nuovo Centro Polivalente, anche per le finalità specifiche del nostro Centro Sociale Anziani.
Dopo di che altro soggetto prioritario è la famiglia alla quale va garantito sostegno per la preziosa opera sociale, anche assistenziale, che svolge.
In ambito sanitario l’Ospedale “Franchini” dovrà sempre più confermarsi nel ruolo di presidio sanitario della Valmarecchia e del territorio circostante, aggiungendo altre specializzazioni, anche nella nuova, ed auspicata, prospettiva di una grande Valmarecchia finalmente unita.
Funzione prioritaria del Sindaco in ambito sanitario sarà l’espressione nella Conferenza Sanitaria provinciale, vero luogo di confronto e concertazione.

Servizi all’Impresa
Santarcangelo ha un suo solido tessuto produttivo, fatto di terziario, commercio, piccola e media industria, turismo, che va qualificato.
Il salto di qualità potrebbe essere rappresentato dal definitivo decollo del cosiddetto “Triangolone”, un’area produttiva ecologicamente attrezzata che può rappresentare un’occasione per stringere un rapporto più stretto tra sistema produttivo - territorio -ente locale, in grado di farsi carico di garantire la salvaguardia dell’ambiente e proporsi come opportunità occupazionale quanto mai necessaria anche alla luce di ciò che ci sta succedendo attorno, vedi la chiusura della Buzzi-Unicem.

Commercio e Turismo
In ambito commerciale due gli obiettivi da perseguire: qualificazione degli insediamenti commerciali esistenti e ulteriore sviluppo del ruolo del “centro commerciale naturale” in netta contrapposizione ai “non luoghi” come i centri commerciali artificiali.
Regione e Provincia possono rappresentare riferimenti certi e validi supporti in questa direzione, soprattutto per quanto concerne il reperimento di risorse economiche (L.R. 41).
Sul Turismo, e’ indubbio che stiamo parlando di un settore in costante crescita mondiale sul quale vale la pena investire in quanto il territorio di Santarcangelo presenta importanti opportunità di sviluppo.
Due le possibili direzioni di marcia: una alternativa all’offerta riminese che poggi su cultura, spettacoli, eventi, escursionismo, enogastronomia; l’altra complementare alla stessa offrendo servizi integrativi al “sistema Rimini”.
In entrambi i casi è assolutamente necessario aumentare la ricettività attraverso la realizzazione di nuovi alberghi e, per parte pubblica, investire maggiori risorse: al grande impegno di Pro Loco e IAT occorre saldare una rinnovata spinta agli investimenti su luoghi e strutture turistiche.

Cultura
Se l’identità storica e socio-culturale, nonché il patrimonio di tradizioni, di artisti e di uomini di cultura vanno salvaguardati e promossi, i tempi sono maturi per riposizionare i vari Istituti e contenitori culturali pubblici anche alla luce della costituzione di Fo.Cu.S. (Fondazione Culture Santarcangelo).
Sul fronte dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri è assolutamente necessario pensare ad una attività annuale che rompa la logica di concentrare la quasi totalità delle risorse sul festival estivo, oltre che allargare la base dei potenziali fruitori degli spettacoli; differenziare gli ambiti d’attività; far nascere embrioni formativi permanenti riguardanti i “mestieri” del teatro.
La forte stagionalità del Festival produce un rendimento troppo basso del capitale investito, dove per capitale intendo non solo quello economico ma anche quello culturale, e per rendimento intendo quello culturale ma anche quello indotto, con l’aggiunta che le sponsorizzazioni raggiungono solo il 3% del budget investito e ciò significa che c’è troppa distanza tra la città ed il Festival.
Occorre ottimizzare la gestione e l’uso dei contenitori: il Festival ha oramai 40 anni di vita, produce artisti di livello nazionale ed internazionale ma non riesce a sedimentare strutture per gli spettacoli, la formazione, l’ospitalità, la grafica ed i video.
E’ matura in me la consapevolezza che ci sono le condizioni per pensare alla realizzazione di una nuova struttura che ospiti un nuovo Teatro a Santarcangelo.

Scuola
Su questo fronte le strutture già esistenti e il Piano di Edilizia scolastica ci mettono in condizione di pianificare al meglio e rispondere in modo adeguato alla domanda.
Si tratta di un dettagliato studio che analizza le esigenze a breve e medio periodo in relazione all’andamento demografico.
E in virtù di questo che dobbiamo prevedere, per l’immediato futuro, l’ampliamento della scuola media Franchini e la costruzione di una nuova scuola elementare a San Bartolo e due materne a Canonica e a San Martino dei Mulini.

Urbanistica e governo del territorio
La prossima adozione del Piano Strutturale ci mette in condizioni di pensare ad una sua gestione equilibrata e programmata nel tempo per utilizzarne al meglio le potenzialità.
Una gestione programmata, che dovrà trovare concretizzazione nel POC (Piano Operativo Comunale, meglio conosciuto come “Piano del Sindaco”) la vera occasione di salto culturale: da piano prescrittivo a pianificatorio.
Le prescrizioni andranno attivate, queste sì, nelle previsioni di edificazioni a basso impatto ambientale, tecnologie per il riuso delle acque, pannelli per la produzione di energia ed ogni altra possibile tecnologia di abbattimento reale dell’impatto ambientale.
Il Piano del Sindaco sarà l’occasione concreta per riflettere sulla necessità di arrestare il processo di espansione del territorio urbanizzato e di dispersione insediativa nel territorio rurale, anche in relazione ai contenuti del nuovo PTCP.

Lavori pubblici
Qualità e quantità degli interventi, nel capoluogo e nelle frazioni, con i loro problemi di viabilità, mobilità sostenibile, infrastrutture, riqualificazione e recupero urbano, manutenzioni ecc …. sono e saranno sempre di più aspetti fondamentali dell’azione di governo locale.
Ma per affrontarli necessitano nuove risorse.
Dunque il tema delle opere pubbliche è strettamente legato a quello dei Bilanci: qualsiasi intervento dovrà trovare adeguate compatibilità economiche senza gravare ulteriormente, soprattutto in momenti di crisi come questi, sui già martoriati bilanci familiari.

Bilancio
I Bilanci dei Comuni troppo spesso non riescono a dare risposte positive e a far fronte alle nuove esigenze.
E’ evidente che da una parte bisogna sviluppare una maggiore capacità di intercettare risorse provinciali, regionali, nazionali ed europee; dall’altra mantenere in costante equilibrio il livello di tassazione con quello dei servizi erogati.
Non tralasciando il tema della gestione dei servizi: l’eventuale esternalizzazione potrà avvenire solo a seguito di un’attenta verifica dei costi e delle garanzie per il Comune e per l’utente, senza garanzie precostituite per le Aziende partecipate.

Sicurezza
Nonostante, da noi, si registri una situazione relativamente buona a tranquilla, non per questo bisogna abbassare la guardia e, in ogni caso, dobbiamo evitare che la destra strumentalizzi questo tema magari alimentando, lei stessa, paure e psicosi.
Va continuato e intensificato il sistema partecipato di controllo, messo in piedi in questi anni, indispensabile per affrontare con decisione fenomeni di inciviltà e di microcriminalità.
Inoltre, il Sindaco non dovrà aver timore di utilizzare tutte quelle prerogative che la nuova norma sulla sicurezza gli conferisce.

Valle del Marecchia
A breve la Comunità Montana si trasformerà in Unione di Comuni.
Questo processo andrà accompagnato da una maggiore integrazione territoriale con gli enti locali limitrofi, con particolare riferimento ai Comuni della Valmarecchia, sia sul piano della gestione associata dei servizi che su quello della programmazione.

Il mio decalogo sarebbe finito, ma consentitemi di rilanciare su un ultimo punto, un punto “fuori quota” ma al quale tengo molto: la “democrazia” di internet.
Internet deve essere un servizio di “cittadinanza”, cioè disponibile per tutti e non solo per quelli che possono pagarlo: a Tokio i cellulari più moderni leggono i codici a barre sulle mappe della metropolitana o dei monumenti e forniscono informazioni supplementari a quelle stampate sui cartelli, da noi si paga nelle nostre case 70 euro ogni due mesi per avere internet con Telecom Alice.
Se vogliamo combattere il “digital divide”, cioè la sperequazione sociale nell’accesso al sapere e alla comunicazione digitale, immaginiamo, a partire dal centro di Santarcangelo, una serie di Hotspot, punti di accesso che permetteranno a computer e telefoni cellulari di connettersi in mobilità senza cavo, il wireless veloce per cittadini e turisti che leggono l’email o guardano la propria pagina di Facebook: la connessione a internet in mobilità senza fili è una scena oramai consueta nelle grandi città europee o americane.
Nel nostro caso, la legge italiana prevede la registrazione obbligatoria degli utenti: un codice di accesso per ogni cittadino, registrabile sul sito del Comune, e si accede gratis per strada, nei ristoranti, nei negozi, in biblioteca.

Come ho avuto modo di dire in precedenza, si tratta di spunti programmatici sintetizzati in un decalogo che intendo approfondire e, se mai, realizzare se mi sarà data l’occasione, Quello che oggi posso dire è che la lunga esperienza maturata al Comune di Santarcangelo e in Provincia mi sarà di grande aiuto. Una esperienza che metto volentieri a disposizione insieme alle mie relazioni e ai miei rapporti che potranno tornare utili anche per intercettare su Santarcangelo risorse esterne.

A conclusione posso anche dire che, sempre nell’eventualità di una mia candidatura prima ed elezione poi, il mio non sarà un ruolo di pura rappresentanza.

Al contrario, sono convinto che il peggior limite di un amministratore pubblico sia quello di non scegliere, e quindi di non decidere.
Non voglio passare da decisionista, ma le risposte vanno date!
Dunque, dopo aver promosso la massima partecipazione ed il coinvolgimento alle scelte, le decisioni devono arrivare e vi posso garantire che non mi sottrarrò a questo compito.
Per me la concertazione non è un fine da raggiungere o da dimostrare, è semplicemente un metodo di lavoro, cui aggiungo la schiettezza dei rapporti che vorrei prevalesse sempre sulla politica del “sì a tutti”.

Mauro Morri

Questo Blog

Questo Blog è la pagina del gruppo che sostiene la candidatura di Mauro Morri per le prossime elezioni primarie del 18 gennaio a Santarcangelo di Romagna.